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Birra Amarcord, la birra che si ispira a Fellini e alla Romagna

Parlando di birra Amarcord, il riferimento al film di Federico Fellini è così evidente che appare superfluo persino farvi cenno. Eppure, dietro alla scelta del nome del Birrificio Amarcord vi è molto più di un “semplice” riferimento cinematografico, per quanto importante possa essere l’opera che si vuole richiamare. La storia delle birre Amarcord, infatti, è prima di tutto una storia di tradizioni, di valori e di famiglie legati a una terra: la Romagna.

Birra Amarcord, la birra della Romagna

Il riferimento del Birrificio Amarcord, così come quello dell’omonimo film del regista pluripremiato, è infatti un termine tipicamente romagnolo. Nel dialetto locale, infatti, a m’arcord equivale a «io mi ricordo», un tema quello del ricordo molto caro a Federico Fellini. Il successo del film, premiato anche con il Premio Oscar come Miglior film straniero, ha reso amarcord un neologismo diffuso anche della lingua italiana.

Il legame profondo con la Romagna, sul finire degli anni ‘90, ha animato anche la famiglia Baldi, fondatrice del marchio Amarcord. Precisamente nel 1997, quando a Rimini prese vita questo birrificio con la sincera volontà di portare la tradizione di questa terra in tutto il mondo. Attualmente, infatti, le birre Amarcord sono esportate in circa trenta paesi, per una capacità di produzione di 60 ettolitri di birra l’anno, corrispondenti a circa 30 mila fusti di birra. E la capacità di far apprezzare la sincerità e la genuinità dei sapori di questa terra.

Come sono prodotte le birre Amarcord

«Le nostre birre sono prima pensate sulla carta, poi testate personalmente, infine portate in pubblico. Ogni singolo passaggio, ogni mossa, è ragionata, controllata, verificata. Perché la nostra birra non deve deludere nessuno. Noi per primi!». Questo è come viene presentato il lavoro del birrificio Amarcord nella presentazione dei propri prodotti. Un controllo esercitato, in particolar modo, nella scelta delle materie prime, che devono essere di prima qualità al fine di assicurare un’ottima resa, ma anche sulle tecniche di produzione.

In particolare, gli ingredienti di birra Amarcord sono quelli tradizionali: l’acqua, il luppolo, il malto.

Per quanto riguarda l’acqua, ingrediente fondamentale se si considera che una birra è per circa il 90-95% composta da acqua, il birrificio Amarcord attinge da una sorgente alle falde del Monte Nerone. Proprio l’opportunità di potersi approvvigionare da questa fonte, ha determinato il posizionamento degli stabilimenti produttivi di Amarcord. Anche per i malti si selezionano quelli delle migliori malterie: 700 tonnellate di malto pilsner, ventuno varietà di malti speciali, per un totale di 80 tonnellate, e 10 tonnellate di luppoli da tutto il mondo, di cui 3 tonnellate in fiore, arrivano ogni anno all’interno dei silos di ultima generazione dell’azienda, pronti per le successive lavorazioni. Le successive lavorazioni di mashing, lautering, boiling e whirlpooling, cooling e fermentation, via via, portano questi ingredienti semplici, ma al contempo genuini, al prodotto finale: le birre Amarcord.

Le birre di Amarcord Birre: Gradisca, Midona, Volpina e Tabachera

Attualmente, la produzione di birre di Amarcord birra si compone di ben ventuno ricette, di cui diciotto in alta fermentazione. Le prime etichette prodotte dal birrificio sono ovviamente tutte ispirate alle protagoniste del film Amarcord di Fellini: Gradisca, Midona, Volpina e Tabachera. La prima, la Amarcord Gradisca è una birra in stile lager. Si presenta in colorazione chiara e ha un grado alcolico di 5.2, mentre si caratterizza per l’equilibrio fra note floreali, luppolo, malto e miele. L’abbinamento consigliato con Gradisca, invece, è quello con pizze delicate, carni bianche, affettati e formaggi freschi o di media stagionatura.

La Amarcord Midona, invece, è una golden ale con un grado alcolico di 6.5, appena superiore a Gradisca. È comunque una birra chiara, ma ha un colore più carico, tendente all’oro. Si presenta con un corpo pieno e intenso, ma ha un buon equilibrio di note fresche grazie ai luppoli aromatici in dry hopping. La Midona, per questo, può abbinarsi a pizze saporite, primi piatti, salumi e formaggi di media stagionatura.

La Amarcord Volpina, al contrario, è una birra in stile red ale con una gradazione alcolica di 6.5. Per questo, in maniera scherzosa, viene considerata la furbetta della produzione Amarcord. Una birra rossa, con schiuma compatta, ha un corpo molto pieno e strutturato. La miscela di luppoli e malti appositamente selezionati, dona a Volpina sentori di miele, frutta secca e candita, la cui dolcezza viene a equilibrarsi con le note amare del finale. Per queste sue caratteristiche, questa birra si presta ad abbinamenti con primi a base di sughi, affettati e formaggi a media stagionatura, grigliate di carne, ecc.

L’ultima birra, la Amarcord Tabachera è una birra realizzata nello stile strong amber ale con una gradazione alcolica di 9. Dalla colorazione ambrata, questa birra presenta con note di frutta secca e candita. I sentori di malto, caramello e luppolo la rendono perfettamente abbinabile con carni rosse, arrosti e selvaggina, formaggi e affettati molto stagionati, legumi e cioccolato.

A queste prime storiche birre, poi, si aggiungono le birre della linea AMA, riservata al settore Ho.Re.Ca. Le birre della riserva speciale, le Bad Brewer, sono dedicate alla cultura dello street food. Per questo, Amarcord ha soprannominato queste birre come street food beer, le birre adatte ad accompagnare cibi di strada, come panini farciti all’inverosimile.

La storia delle birre Amarcord ti ha rapito, con i suoi riferimenti ai film di Fellini? Allora, perché non degustarla, per proporla nel tuo locale? Brew Company può rifornire il tuo locale con la birra romagnola che ha già conquistato il palato di molti.